Italia in Carrozza
carrozza

Lo spirito del lento viaggiare deve rimettere in moto questo meccanismo con cui le vecchie carrozze trainate dai cavalli riportano la nostra vita a quei ritmi che hanno accompagnato l’uomo nei millenni per riappropriarci di ciò che la frenesia della vita moderna ci impedisce di cogliere e di gustare. Partendo da questi presupposti è nato il progetto “ITALIA IN CARROZZA” che mira ad implementare una pratica turistica del viaggiar lento che puntando sulla ricerca di ritmi differenti e di paesaggi da vivere entro i quali immaginare diversi stili di vita puntando sulla qualità dell’ambiente e del territorio promuovendo le risorse naturali, valorizzando il patrimonio locale, comunicando le tradizioni folcloriche.

Il progetto

Tra il XVI e il XVII secolo nasceva con l’espressione “GRAND TOUR” il viaggio continentale, specie in Francia e in Italia, intrapreso da generazioni di aristocratici e borghesi, e questo fenomeno raggiunge il suo massimo fulgore nel XVIII secolo acquistando i connotati di vera e propria consuetudine didattica.

Ci fu un momento, nel XVIII secolo, in cui la cultura di un nobile, di uno scrittore o semplicemente di una signorina di buona famiglia non poteva essere completa senza un viaggio culturale europeo, con l’Italia meta essenziale.

Un uomo che non sia stato in Italia” - scriveva Samuel Johnson – “sarà sempre cosciente della propria inferiorità, per non avere visto quello che un uomo dovrebbe vedere” e molti artisti, non ultimo lo stesso Canaletto, dovettero la loro fortuna in terra inglese proprio alla riscoperta dell’Italia da parte di principi, mercanti e scrittori.
Andare a fare il Grand Tour in Italia era come oggi andare in America per prendere il «master».

Il Grand Tour fu quindi il primo episodio documentato di turismo di massa: precursore, due secoli fa, delle stagionali migrazioni per sfuggire ai grigiori del Nord e cercare il sole del Sud.
Peregrinando tra antichi libri ci si imbatte in bellissimi scritti che raccontano dei “Viaggi in Italia” dove si percepisce nello scorrere della lettura il lento viaggiare alla scoperta di arte, cultura, paesaggi, cucina e tutto quello che anche il più distratto dei viaggiatori deve avere il tempo di vedere perché il suo sguardo e la sua mente abbiano la possibilità di assimilarli.

Lo spirito del lento viaggiare deve rimettere in moto questo meccanismo con cui le vecchie carrozze trainate dai cavalli riportano la nostra vita a quei ritmi che hanno accompagnato l’uomo nei millenni per riappropriarci di ciò che la frenesia della vita moderna ci impedisce di cogliere e di gustare.

Partendo da questi presupposti è nato il progetto “ITALIA IN CARROZZA” che mira ad implementare una pratica turistica del viaggiar lento che puntando sulla ricerca di ritmi differenti e di paesaggi da vivere entro i quali immaginare diversi stili di vita puntando sulla qualità dell’ambiente e del territorio promuovendo le risorse naturali, valorizzando il patrimonio locale, comunicando le tradizioni folcloriche.

Se è vero, come sembra, che l’essenza del benessere parte dalla natura del luogo, allora non è difficile comprendere come il nostro paese abbia un potenziale ancora inespresso come luogo d’eccellenza per quei turisti “attivi” che cercano nella vacanza un momento per una full immersion a tutto tondo nella bellezza del territorio alla scoperta di antiche tradizioni e di storie e leggende che di questo territorio fanno parte integrante senza trascurare le tipicità gastronomiche che il Salento offre.

Una pratica del “viaggiare in territori di qualità” che si basa su un intreccio tra la conoscenza del vissuto della comunità locale, l’esplorazione lenta del territorio, l’incontro con le attività culturali e produttive del luogo.

Un'esperienza concreta : 13/14 Novembre 2021 - GALLIPOLI – SANTA MARIA DI LEUCA

Un viaggio in carrozza tra passato e presente

Viaggio effettuato 13/14 Novembre 2021
Un percorso esperienziale che attraverso il lento viaggiare in carrozza d’epoca ci porterà alla scoperta dei lati più nascosti e segreti di un territorio che chiede solo di essere scoperto al di là delle sue pur magnifiche spiagge.
Lungo il percorso visiteremo architetture storiche, ascolteremo racconti di leggende e scopriremo una realtà produttiva che costituisce l’ossatura del Salento con le sue eccellenze gastronomiche ed imprenditoriali.
Il tutto al ritmo dei tempi passati che ci permetterà di pensare e di vivere la strada, le soste, la meta, le tante suggestioni, da un diverso punto di vista.
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